E’ stato chiamato “sole in scatola” ed è un dispositivo concepito per immagazzinare l’energia solare prodotta dagli impianti fotovoltaici. Il sistema immagazzina in un serbatoio di silicio fuso l’energia generata dal sole, o anche dal vento, e converte il calore del metallo incandescente in energia elettrica ogni volta che è necessario. Il sistema è stato progettato dal gruppo del Massachusetts Institute of Technology guidato da Asegun Henry e potrebbe consentire a una piccola città di 100.000 case di essere interamente alimentata dall’energia solare 24 ore su 24, anche quando le condizioni meteo non risultano favorevoli per la produzione di energia. La ragione per cui la nuova tecnologia è interessante è che è possibile immagazzinare il calore molto più a buon mercato rispetto agli attuali sistemi (batterie agli ioni di litio). La tecnologia consiste in un serbatoio largo 10 metri, fatto di grafite e riempito di silicio liquido, dove l’energia prodotta dalle celle solari o dagli impianti eolici può essere conservata a una temperatura di circa 2400 gradi.

 

 

Fonte: Ansa.it

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